SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime
precauzione egli legava il cestino con una cordicella a un piede del deschetto, e stava tranquillo. La vista della bambina, che giocherellava, sorridente
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dell'altro vasettino di terracotta che ella stava per spezzare, quando le parve che la pianticina le dicesse sottovoce: - Lasciami star qui! Lasciami star qui
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anno la bellissima rosa si sfogliava e seccava su la pianta. Una mattina, il Re stava per salire in carrozza davanti al palazzo reale, quando si
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venuto meno qualcosa, non potendo più godere le buffonerie di Pappafichi. Non era malato, né ammattito e non aveva punto voglia di morire. Stava soltanto
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a chi gli avesse insegnato il modo di fare un buco nell'acqua. Ma passarono le settimane, passarono i mesi, stava per passare un anno da che era
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Reginotta si misero a ridere vedendo la faccia delusa del Re. Uno dei Ministri, per ordine del Re, andò dai contadino che se ne stava sereno in carcere
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ramaglie, chi fascine. Quando tutto fu disposto attorno alla vecchia che stava a guardare quasi non si trattasse di lei, il Re stesso accese il fuoco che
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tutto contento lo volle calzato. Gli stava benissimo al piedino, quasi fosse stato fatto su misura. Quei tre tornarono a implorare, in ginocchio
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ricevendo nessun ordine le tre giovani donne sparirono. Ed egli intanto stava ad ascoltare quel che confusamente gli arrivava all'orecchio. Era la storia
Accademia della crusca
